1) Se sospetti un calo dell’udito, rivolgiti al tuo medico
È il primo passaggio necessario: la visita da un medico (o otorino), ha lo scopo di escludere che il calo dell’udito sia causato da specifiche patologie. Il medico, quindi, orienta il tuo percorso, decretando la necessità di rivolgersi a un audioprotesista per intraprendere un percorso che porterà all’utilizzo di un apparecchio acustico su misura per te.
2) Come riconoscere un audioprotesista professionista?
Non siate frettolosi: l’acquisto di un apparecchio acustico è l’ultima tappa, l’atto che chiude il cerchio di un percorso a fianco dell’audioprotesista. È uno strumento che deve essere il mezzo e non il fine del percorso riabilitativo: il mercato è pieno di offerte mordi e fuggi, è importante non cadere in acquisti precipitosi.
L’attenzione deve quindi, in primis alla persona, al professionista – o presunto tale – che si ha davanti: assicuratevi che indossi il camice tipico dei professionisti sanitari, che sappia interpretare i referti prescritti dal medico di base, che dedichi tutto il tempo necessario per tracciare la storicità del vostro udito, e accertatevi che sia iscritto all’albo professionale.
Verificati questi primi aspetti, può iniziare il percorso con l’audioprotesista, che deve porre la massima attenzione alle specifiche esigenze del paziente. L’apparecchio acustico deve infatti differire da persona a persona a seconda dello stile di vita del paziente, dal grado di udito, dalle caratteristiche morfologiche dell’orecchio e dalle esigenze quotidiane d’ascolto. Non stiamo parlando di un prodotto standard.
3) I test uditivi degli specialisti audioprotesisti
Diffidate dei professionisti che vi propongo un prodotto senza aver svolto una batteria di test minima per poter analizzare la vostra situazione. I test uditivi sono fondamentali per mappare il livello di udito del paziente, e il compito dell’audioprotesista è quello di far luce sulle performance residue dell’orecchio per dare aspettative realmente raggiungibili al paziente durante la riabilitazione.
I test vengono solitamente eseguiti in un ambiente tecnologicamente all’avanguardia detta camera silente, totalmente insonorizzata, che permette di non inquinare la qualità dell’ascolto. Tra i più diffusi vi è il test vocale, eseguito nel rumore che nel silenzio. Come funziona?
Si basa sulla creazione il più meticolosa possibile delle quotidiane situazioni d’ascolto del paziente, riproducendo dunque sequenze di parole e frasi registrate nel silenzio e nel rumore, che il paziente deve ripetere. Le frasi inviate non hanno senso compiuto, si tratta di una sequenza di parole in ordine sparso, così da rendere ancora più difficile la comprensione da parte del cervello. Il volume delle frasi si adatta in base alle risposte fornite dall’utente: si abbasserà in presenza di risposte corrette e si alzerà in presenza di risposte sbagliate.
Quante delle 10 parole simulate la persona capisce? Sarà possibile stimare la percentuale di successo della riabilitazione uditiva e permettere di stabilire obbiettivi di ascolto realmente realizzabili.
Cosa ne pensate? Con un test di appena dieci minuti siamo capaci di ottenere tantissime informazioni oggettive utili per la riabilitazione uditiva. Per cui, se vi state informando per un apparecchio acustico e una riabilitazione acustica non dimenticatevi di chiedere di farvi somministrare un test di questo tipo. Prenota ora il tuo test gratuito presso il centro Acustica Guaraldi.
4) Manutenzione degli apparecchi acustici e test uditivi successivi
Ma non finisce tutto al primo appuntamento! Un percorso condotto da uno specialistica deve durare almeno 4-6 mesi prima di arrivare ai primi risultati tangibili.
Dopo aver scelto l’apparecchio acustico, gli incontri successivi servono per il monitoraggio dei benefici reali del dispositivo, ascoltare eventuali problematiche rilevate dal paziente. Come calibrare gli apparecchi? Ci serviamo di un microfono dalle dimensioni microscopiche che viene posizionato in prossimità della membrana timpanica che permette di registrare quella che è la reale quantità di suono che arriva all’orecchio, così da personalizzare l’apparecchio a seguendo le caratteristiche morfologiche del soggetto e di come queste influenzano la fisica del suono.
Per garantire questo, noi di Acustica Guaraldi, forniamo una assistenza gratuita a vita, composta da un programma di controlli periodici della soluzione ogni 3-6 mesi, in base alle necessità personali, allo scopo di ottenere sempre le migliori prestazioni dai dispositivi.
E non scordatevi la manutenzione degli apparecchi acustici: l’audioprotesista deve essere accorto a prevenire i guasti e eseguire la frequente pulizia, attraverso la strumentazione ad hoc che permette la scomposizione del computer del nostro apparecchio.
5) Esenzioni, agevolazioni, contributi per acquistare apparecchi acustici
Infine, è bene prestare attenzione alla trasparenza del professionista audioprotesista in materia di esenzioni e agevolazioni e detrazioni per acquistare gli apparecchi acustici. Assicuratevi che sia convenzionato con istituti previdenziali, sanitari e assicurativi: vi sono diversi modi per detrarre le spese sugli apparecchi acustici, ed è dovere dell’audioprotesista indicarvi come poterne usufruire.